mercoledì 22 aprile 2015

Introduzione

La storia ci insegna che ogni grande cambiamento nell’arte si è verificato in seguito a innovazioni e rivoluzioni scientifiche. Dal Paleolitico superiore, quando 30.000 anni fa gli ominidi impararono a levigare la pietra, che gli permise, oltre a cacciare con maggior efficienza, di raffigurare sulle pareti delle caverne le scene di vita quotidiana, al passaggio da Medioevo a Rinascimento, a tutti gli effetti dovuto all’uso della prospettiva del Brunelleschi e dalla successiva teorizzazione delle regole prospettiche di Leon Battista Alberti, fino ad arrivare al Novecento ed ai giorni nostri, in cui i grandissimi e rapidi sviluppi tecnologici hanno comportato grandi modifiche nell’arte.

Dopo questa breve contestualizzazione, possiamo addentrarci nel 1746, andando a cogliere le più grandi scoperte tecnologiche e cercando di studiarne l’impatto che ebbero sull’arte, in particolare la pittura e l’architettura.

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