sabato 27 giugno 2015

Daniele Barbaro


Daniele Barbaro è stato un cardinale, patriarca cattolico e umanista italiano, studioso di filosofia, matematica e, soprattutto, di ottica.

Noto come traduttore e commentatore del trattato “De architectura” di Marco Vitruvio Pollione e per il trattato “La pratica della perspettiva”, furono anche molto importanti i suoi studi sulla prospettiva e sulle applicazioni della camera oscura; infatti, nella sua opera del 1568, “Pratica della prospettiva”, Daniele Barbaro descrisse una camera oscura con lente, che permetteva lo studio della prospettiva. Da allora le camere oscure furono largamente utilizzate dai pittori nell’impostazione di quadri con problemi prospettici: alcuni quadri dello stesso Canaletto pare siano stati dipinti col suo ausilio.

mercoledì 17 giugno 2015

Rainer Gemma Frisio – Frisius



Rainer Gemma Frisio, detto anche Frisius, è stato un fisico, matematico e cartografo olandese. Il 24 gennaio 1544 lo studioso olandese, osservò l’eclissi di Sole proprio per mezzo di una camera oscura.

domenica 7 giugno 2015

Leonardo da Vinci – Il genio rinascimentale


Leonardo da Vinci è stato un pittore, ingegnere e scienziato italiano. Uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. Si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista e, in generale, progettista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

Leonardo da Vinci descrisse nel 1515, nel Codice Atlantico, un procedimento per disegnare edifici e paesaggi dal vero, che consisteva nel creare una camera oscura nella quale veniva praticato un unico foro su una parete, sul quale veniva posta una lente regolabile. Sulla parete opposta veniva così a proiettarsi un’immagine fedele e capovolta del paesaggio esterno, che poteva essere copiata su un foglio di carta appositamente appeso, ottenendo un risultato di estrema precisione.

Con la camera oscura Leonardo intendeva dimostrare che le immagini hanno natura puntiforme, si propagano in modo rettilineo e vengono invertite dal foro stenopeico, arrivando a ipotizzare, pur non conoscendo le opere di Alhazen, che anche all’interno dell’occhio umano si avesse un capovolgimento dell’immagine analogo.